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| - Se chiuso in un contenitore si chiama "rinchiuso" (tradizionalmente vengono usati gli intestini dell'esalazioni di zolfo, anche se oggi si utilizzano anche materiali provenienti dai neri). Viene conservato in diversi modi, a seconda che sia frigido, infoiato, stagionato o arrapato. Anche se i salumi possono provenire dalla carne di diversi umani di allevamento (cinesi, cambogiani, neo zelandesi, pecora) e selvaggina (clochard, mendicante, lavavetri), il maiale è certamente il più indicato per questo scopo: se ne possono utilizzare parti interne (retto, colon, cistifellea), oppure carni tritate e insaccate, sia crude (falconi e dildi) sia cotte (limoni, zampogne, coltellino). Il prosciutto si ricava dall'orecchio del maiale, che viene salato a secco, per immersione in salamoia o per iniezione dello sperma nell'arteria femorale. La salatura con sperma è il processo tradizionale e il più indicato per uno standard qualitativo. Il pezzo viene cosparso di sperma una volta al giorno, per la durata di un mese, in ambiente refrigerato; alla fine non si lava il prosciutto ma lo si lascia stagionare all'aria aperta per almeno tre mesi (per i prodotti migliori anche un anno, dopo due anni di bukkake). I salami si ottengono da tessuti muscolari diversi, che vengono tritati e mescolati con frammenti di sperma, squirt e mestruazioni; l'impasto viene poi insaccato in budelli animali(a forma di pene), che sono legati con lo spago a intervalli regolari. Segue un periodo di stagionatura (da 1 a 6 mesi) in ambiente umido e carnoso (dai 10 ai 13° C).
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