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| - La solitudine comporta notevoli vantaggi, tra cui:
* potersi scaccolare senza vergognarsene
* lasciare liberamente che le proprie ascelle esalino tutto il loro fragrante aroma
* petare Entrambi i tre vantaggi sopra elencati sono anche i motivi che causano la solitudine.
- [[Immagine:Sayidtalking.jpg|left|thumb|Sayid nota un volto familiare mentre parla con il suo superiore]] Durante la Guerra del Golfo un un uomo è stato catturato con il sospetto di far parte di un gruppo terroristico di stampo sciita che ha messo a segno un attentato: l'amico e superiore di Sayid, Omar, chiede allora all'uomo di torturare il prigioniero per fargli confessare il suo coinvolgimento nell'organizzazione dell'attacco terroristico. Sayid ubbidisce ed Omar è molto soddisfatto da come Sayid sta svolgendo il proprio lavoro: per questo motivo l'uomo decide di promuovere Sayid nei Servizi Segreti e comunica al suo sottoposto la promozione. Sayid è molto sorpreso e felice dalla notizia: mentre i due uomini stanno parlando, però, Sayid nota passare una donna che è appena stata catturat
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| - La solitudine comporta notevoli vantaggi, tra cui:
* potersi scaccolare senza vergognarsene
* lasciare liberamente che le proprie ascelle esalino tutto il loro fragrante aroma
* petare Entrambi i tre vantaggi sopra elencati sono anche i motivi che causano la solitudine.
- [[Immagine:Sayidtalking.jpg|left|thumb|Sayid nota un volto familiare mentre parla con il suo superiore]] Durante la Guerra del Golfo un un uomo è stato catturato con il sospetto di far parte di un gruppo terroristico di stampo sciita che ha messo a segno un attentato: l'amico e superiore di Sayid, Omar, chiede allora all'uomo di torturare il prigioniero per fargli confessare il suo coinvolgimento nell'organizzazione dell'attacco terroristico. Sayid ubbidisce ed Omar è molto soddisfatto da come Sayid sta svolgendo il proprio lavoro: per questo motivo l'uomo decide di promuovere Sayid nei Servizi Segreti e comunica al suo sottoposto la promozione. Sayid è molto sorpreso e felice dalla notizia: mentre i due uomini stanno parlando, però, Sayid nota passare una donna che è appena stata catturata dai soldati e che viene scortata nell'edificio di detenzione: l'uomo sembra riconoscerla. Qualche giorno dopo a Sayid viene ordinato di interrogare proprio la donna che in precedenza aveva attirato la sua attenzione e che gli viene detto potrebbe anch'essa essere coinvolta nell'attentato terroristico. Sayid ha un colloquio con la donna ed i due si riconoscono l'un l'altra come compagni di scuola e d'infanzia: l'uomo ricorda bene quando la donna usava il suo vero nome, Nadia, e per un momento i due ricordano la loro infanzia felice. Passato il momento di ricordi e malinconia, però, Sayid torna serio e dice alla donna che lei è una traditrice del suo paese e che ora lei gli dovrà dire tutto quello che sa sull'attentato in cui è coinvolto anche l'altro prigioniero. Nadia però rifiuta di collaborare e dice a Sayid che i suoi compagni soldati l'hanno già torturata invano ustionandole il petto e perforandole le palme delle mani e le piante dei piedi con un trapano: lo invita quindi a fare il suo lavoro, come lui sa di dover fare, ma lei non gli dirà nulla. [[Immagine:SayidNadia1x09.jpg|right|thumb|Nadia si rifiuta di dire a Sayid i nomi dei suoi compagni]] Qualche settimana più tardi Sayid torna a visitare Nadia nella cella e le porta del cibo. Sayid cerca nuovamente di convincere la donna a parlare ed a confessare quel che sa, implicando i suoi compagni così da avere salva la propria vita. Nadia però non cede nei suoi propositi e gli dice che se lei confessasse lui non verrebbe più a trovarla. Quando Sayid le dice che quello non è un gioco e che loro non stanno giocando, Nadia gli dice che lui si sta invece comportando come se lo fosse e che lei sa perfettamente che lui sta fingendo di essere qualcosa che in realtà non è. Dopo queste parole, pur se con grande rammarico, Sayid è obbligato a procedere con il suo compito. Alcune settimane dopo Omar dice a Sayid che Nadia verrà uccisa come punizione per la sua non collaborazione dopo un mese intero di torture: la sua esecuzione servirà come esempio. Sayid, visibilmente turbato, si reca quindi nella cella della donna e le ordina di mettersi un cappuccio sul capo; poi, assieme ad una scorta armata, porta la donna sul luogo dell'esecuzione e prende in mano la situazione allontanando le guardie della scorta. In quei brevi attimi in cui i due sono soli Sayid libera Nadia e le spiega come fuggire dalla caserma: Nadia gli chiede di scappare con lei ma Sayid rifiuta perchè se così facesse diventerebbe un disertore. Nadia allora consegna a Sayid una sua fotografia e rapidamente scrive una dedica sul retro. Proprio in quel momento i due sono sorpresi da Omar che sbuca dal fondo del corridoio e li osserva incuriosito: non appena l'uomo intuisce che Sayid è un traditore si volta per chiamare le guardie. Sayid decide rapidamente come agire e spara ad Omar, uccidendolo. Quindi Sayid si spara ad una gamba e dice a Nadia di fuggire e di non preoccuparsi per lui perchè lui farà credere a tutti che sia stata Nadia ad aver sparato ad entrambi prima di fuggire. Mentre Nadia scappa dalla caserma Sayid osserva la foto che lei gli ha lasciato e legge la dedica in arabo scritta sul retro.
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