Nel 1968 o giù di lì, l'Alfa Romeo progettò un nuovo motore V6 (ma era solo per far figo, in realtà di cilindri funzionanti ce n'era appena uno) poi soprannominato "il Busso". Il nome deriva da "il Busso del Culo", a sottintendere quale parte del corpo si debba dar via per mantenere i suoi spropositati consumi di benzina: se ben spremuto infatti è in grado di fare ben 2 Km con un litro.
Nel 1968 o giù di lì, l'Alfa Romeo progettò un nuovo motore V6 (ma era solo per far figo, in realtà di cilindri funzionanti ce n'era appena uno) poi soprannominato "il Busso". Il nome deriva da "il Busso del Culo", a sottintendere quale parte del corpo si debba dar via per mantenere i suoi spropositati consumi di benzina: se ben spremuto infatti è in grado di fare ben 2 Km con un litro.