Ancora oggi gli studiosi non ne hanno chiarito con certezza l'eziologia, ma studi effettuati sui topi di laboratorio confermerebbero che gli individui servili sono particolarmente a rischio di sviluppare tale patologia, in quanto l'iperfunzionalità linguale che è loro tipica potrebbe favorire la proliferazione di papille gustative anomale, responsabili nel soggetto malato di un'intollerabile prurito linguale che viene alleviato solo strusciando la lingua su superfici morbide e umidicce come quella di uno sfintere anale. Evidenze successive hanno poi confermato che i soggetti malati preferiscono alleviare i loro pruriti linguali sugli orifizi anali di personaggi potenti o in vista, ma i meccanismi di questo fenomeno non sono ancora del tutto chiariti.
Ancora oggi gli studiosi non ne hanno chiarito con certezza l'eziologia, ma studi effettuati sui topi di laboratorio confermerebbero che gli individui servili sono particolarmente a rischio di sviluppare tale patologia, in quanto l'iperfunzionalità linguale che è loro tipica potrebbe favorire la proliferazione di papille gustative anomale, responsabili nel soggetto malato di un'intollerabile prurito linguale che viene alleviato solo strusciando la lingua su superfici morbide e umidicce come quella di uno sfintere anale. Evidenze successive hanno poi confermato che i soggetti malati preferiscono alleviare i loro pruriti linguali sugli orifizi anali di personaggi potenti o in vista, ma i meccanismi di questo fenomeno non sono ancora del tutto chiariti. Con l'evolversi della malattia si assiste ad un incremento della lunghezza della lingua, che può arrivare a misurare oltre i 26 centimetri e che viene detta in questi casi "a formichiere". L'ipersecrezione salivare e la comparsa di orribili nei su tutto il viso caratterizzano lo stadio terminale della malattia.