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| - Caligola era figlio di Agrippina Maggiore (in alcuni circoli conosciuta meglio come Ingroppona Maggiore) e da Germanico, un generale molto amato dai suoi soldati (ma mai quanto dalle loro mogli), soprattutto perché dopo ogni battaglia portava i sopravvissuti a prendere un sorbetto. Quel gran consolatore di vedove di suo padre lo avviò alla lotta greco-romana, nel senso che ogni sera dopo essersi sbronzato lo pestava con un capitello in stile dorico. Questi importanti insegnamenti tornarono molto utili durante la carriera militare del giovane Caligola, che cominciò fin dall'età di sei anni, poiché il padre, da gran genitore responsabile qual era, era solito portarsi dietro il figlio durante le sue campagne militari, dove poteva giocare con le teste mozzate dei soldati morti. Durante quest
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| - Caligola era figlio di Agrippina Maggiore (in alcuni circoli conosciuta meglio come Ingroppona Maggiore) e da Germanico, un generale molto amato dai suoi soldati (ma mai quanto dalle loro mogli), soprattutto perché dopo ogni battaglia portava i sopravvissuti a prendere un sorbetto. Quel gran consolatore di vedove di suo padre lo avviò alla lotta greco-romana, nel senso che ogni sera dopo essersi sbronzato lo pestava con un capitello in stile dorico. Questi importanti insegnamenti tornarono molto utili durante la carriera militare del giovane Caligola, che cominciò fin dall'età di sei anni, poiché il padre, da gran genitore responsabile qual era, era solito portarsi dietro il figlio durante le sue campagne militari, dove poteva giocare con le teste mozzate dei soldati morti. Durante questo periodo, il giovane acquistò il nome per cui è passato alla storia perché, nonostante il nome Gaio già inspirasse grande virilità, i soldati erano soliti prenderlo per il culo per il fatto che portava la calzamaglia, credendo erroneamente che fosse la divisa ufficiale dei soldati romani, chiamandolo appunto Caligola, che in latino significa "lo cali in gola". Durante una campagna in Oriente, il padre venne assassinato, probabilmente dalla moglie visto che mesi prima era tornato dalla guerra in Germania senza farle neanche un regalino. Questo fu un grave colpo per il giovane Caligola, che a quanto pare era destinato ad avere un'infanzia peggiore di Bambi e Jason Voorhees messi insieme. Di lì a poco, infatti, anche la madre, gli zii, i cugini e il cane Fuffi vennero uccisi sotto ordine del senato, perché i senatori si stavano annoiando e non sapevano come passare il tempo. Il padre era stato adottato da Tiberio, che era stato adottato da Cesare, il che rendeva Caligola il successore al trono. Si dice che Tiberio avesse intuito molto presto il carattere perverso del nipote, probabilmente per il suo vizio di ruotare la testa di 360 gradi e di vomitare a raffica addosso alle persone, ma, considerato che il popolo romano lo odiava, decise di fargli una bastardata e lasciò il potere al giovane anticristo. Il testamento pare recitasse così: File:Quote rosso1.png Lascio il potere a quel pazzo squilibrato di Caligola. Così vedremo chi è il cattivo imperatore. Beccatevi questa stronzi. Ci vediamo all'inferno. File:Quote rosso2.png
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