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  • 2009/12/02 Maltrattamenti su bambini
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  • PISTOIA - Percosse e maltrattamenti, arrestate due maestre d'asilo. Orrore nell'asilo privato Cip-Ciop a Pistoia, dove maestre che sono state arrestate maltrattavano e picchiavano i bimbi, costringendoli anche a mangiare vomito. Schiaffi e sevizie denunciati dai genitori e accertati dalle telecamere nascoste della polizia. Le manette sono scattate per Anna Scuderi, 41 anni, di Pistoia, residente a Quarrata e l'insegnante Elena Pesce, 28 anni, residente a Pistoia Un bambino di otto-dieci mesi che vomita, gli schiaffi sulla sua nuca da parte di una educatrice, il piccolo che cade sul vomito e la donna che lo solleva da terra prendendolo per un braccio con violenza. E' questo l'episodio, avvenuto questa mattina, che ha portato la polizia a compiere l'arresto in flagranza di due maestre di un
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  • PISTOIA - Percosse e maltrattamenti, arrestate due maestre d'asilo. Orrore nell'asilo privato Cip-Ciop a Pistoia, dove maestre che sono state arrestate maltrattavano e picchiavano i bimbi, costringendoli anche a mangiare vomito. Schiaffi e sevizie denunciati dai genitori e accertati dalle telecamere nascoste della polizia. Le manette sono scattate per Anna Scuderi, 41 anni, di Pistoia, residente a Quarrata e l'insegnante Elena Pesce, 28 anni, residente a Pistoia Un bambino di otto-dieci mesi che vomita, gli schiaffi sulla sua nuca da parte di una educatrice, il piccolo che cade sul vomito e la donna che lo solleva da terra prendendolo per un braccio con violenza. E' questo l'episodio, avvenuto questa mattina, che ha portato la polizia a compiere l'arresto in flagranza di due maestre di un asilo nido di Pistoia. "Davanti a questa immagine ripresa dalle telecamere che avevamo installato nella scuola - ha detto il procuratore Renzo Dell'Anno - non potevamo attendere oltre. Dovevamo tutelare i bambini e non potevamo permettere altri maltrattamenti". Le due donne in manette. Le arrestate sono la responsabile dell'asilo nido, Anna Scuderi, 41 anni, di Pistoia, residente a Quarrata e l'insegnante Elena Pesce, 28 anni, residente a Pistoia. I maltrattamenti sono avvenuti nell'asilo nido 'Cip-Ciop' gestito dalla società 'Il Giardino dell'Infanzia' di cui è titolare Anna Scuderi. La titolare della società amministra anche un altro asilo a Quarrata, 'Il magico bosco', che ha sospeso l'attività dopo il sopralluogo del sindaco Sabrina Sergio Gori, dei responsabili del servizio pubblica istruzione e del comandante della polizia municipale perché è venuto meno "il requisito minimo di presenza di personale qualificato". Il Comune ha inviato i genitori dei bambini finora ospitati dall'asilo a mettersi in contatto con gli uffici comunali della pubblica istruzione "per verificare le diverse esigenze delle famiglie coinvolte, ricercando insieme le possibili soluzioni alternative". I maltrattamenti e l'arresto. Tra i maltrattamenti che i filmati della questura hanno registrato ci sono anche scappellotti ai bambini e pressione sulla bocca al momento dei pasti per costringere i piccoli a mangiare. Questi particolari sono stati rivelati dal procuratore. Questa mattina, dopo aver visionato il filmato, gli agenti si sono presentati a scuola e, intorno alle 11, hanno arrestato la prima donna. Gli agenti della Mobile si sono presentati ai cancelli della struttura ed hanno invitato l'educatrice a seguirli in questura. Più tardi, alle 11.40, è avvenuto il secondo arresto. Le denunce. Alcuni bambini tornavano a casa con contusioni, altri con distorsioni, episodi che per un periodo sono stati ritenuti dai genitori stessi come possibili eventi causati dal gioco degli stessi bambini. E' lungo l'elenco dei maltrattamenti che alcuni genitori di bambini iscritti all'asilo nido Cip-Ciop di Pistoia hanno denunciato alla questura facendo scattare indagini che questa mattina hanno portato all'arresto di due educatrici. Oltre a costringere i piccoli a mangiare il loro vomito, secondo le accuse, i piccoli subivano vari castighi. Sarebbero stati tenuti chiusi al buio nei bagni, non veniva dato loro da bere, venivano fuori dalle aule al freddo, venivano strattonati con forza tanto che spesso alcuni sarebbero tornati a casa con arrossamenti. Tempo fa un bambino tornò a casa con una spalla lussata ma all'episodio non venne dato particolare peso in quanto i genitori pensavano potesse essere stato un episodio banale durante il gioco tra bimbi. Successivamente il parlare tra genitori, l'aumento delle denunce e la scelta di alcune famiglie di togliere i piccoli dalla scuola hanno fatto fare il salto di qualità alle indagini e una decina di giorni fa la decisione di installare le telecamere, che poi hanno portato a scoprire la verità su quanto accadeva all'interno della struttura. L'intervento del sindaco. Il procuratore ha immediatamente avvertito il sindaco di Pistoia Renzo Berti della situazione, che ha provveduto con l'invio di personale specializzato, a gestire la scuola. I primi segnali che all'asilo nido 'Cip-Ciop' di Pistoia qualcosa non funzionasse sono arrivati alla questura nell'agosto scorso. Da quel momento i poliziotti hanno cominciato a raccogliere lamentele e qualche denuncia. L'asilo è stato autorizzato nel 2005. E' quanto si legge in una nota di Berti in cui ricorda come, tuttavia, "in tutti questi anni non è mai pervenuta alcuna segnalazione su aspetti critici nella conduzione del servizio. Solo a fine ottobre dell'anno in corso è stata trasmessa dalla Regione Toscana la segnalazione di un genitore preoccupato di voci raccolte su comportamenti scorretti." Un episodio in seguito al quale, subito dopo, "i responsabili competenti dell'assessorato all'educazione e alla formazione - continua il sindaco - si sono attivati per un richiamo e un chiarimento diretto con la titolare del nido. Ciò che è accaduto è di una gravità inaudita e genera una macchia sull'immagine di Pistoia, costruita con anni di eccellenze e di impegno nella gestione dei servizi per l'infanzia". Berti, che si dice sdegnato, ricorda che la città "si è sempre distinta per l'attenzione nell'educazione dei bambini, in un panorama non solo nazionale, ma internazionale"; sottolinea come "l'asilo che si è reso protagonista di questo gravissimo episodio non è di gestione comunale né è convenzionato con i nostri servizi". "E' la conferma - conclude - che il servizio pubblico offre maggiori garanzie di sicurezza e di controllo, anche sull'operato del personale, rispetto ad alcune iniziative private". Solidarietà alle maestre. Stupore, sorpresa, solidarietà alle maestre. Davanti all'asilo nido Cip e Ciop di Pistoia tra i genitori regna l'incredulità e c'è anche chi, come la signora Greta Mazzei, madre di un bimbo di due anni, che manifesta solidarietà alle maestre. "Prima di iscrivere mio figlio all'asilo nido avevo raccolte tutte le informazioni sulla scuola. La maestra Laura era descritta come una persona rigida, ma tutti mi avevano detto che i suoi metodi educativi erano validi. In questi mesi mai mi sono accorta che qualcosa non andava e mio figlio è sempre stato sereno. Voglio esprimere solidarietà alle maestre. Qualche volta mio figlio mi raccontava che la maestra Laura lo aveva brontolato, ma niente di più". Davanti alla scuola ci sono anche mamme che hanno i figli da tre anni iscritti alla scuola. Tutte concordano nel manifestare stupore e meraviglia per quanto accaduto. "I bambini non si sono mai lamentati. Sapevamo di alcune denunce ma per noi non avevano senso, siamo confuse. Abbiamo appreso la notizia dalla tv, mentre il Comune aveva cominciato a contattarci". Un papà, invece per dimostrare la bontà delle insegnanti ha detto: "Quando mio figlio, a casa, piangeva per una bizza gli dicevo che se non avesse smetto il giorno dopo non lo avrei mandato all'asilo". La polemica. Dal portone dell'asilo nido esce una mamma visibilmente adirata e grida più volte vergogna verso i poliziotti che da tempo sostano davanti al cancello del nido. "Si, ho gridato vergogna verso i poliziotti perché non si compiono azioni di questo genere davanti a bambini piccoli nel pieno dell'attività, potevano usare altri metodi". Le preoccupazioni. Circa 60 genitori dei bambini sono state ricevute nel pomeriggio dall'assessore comunale all'istruzione, Rosanna Moroni, e dalle dirigenti del servizio. "Hanno ribadito che i loro bambini erano sereni e che loro erano soddisfatti del servizio - ha detto Moroni -. Soltanto alcuni genitori hanno detto che negli ultimi tempi i figli avevano manifestato disagio, piangendo per non andare all'asilo". Dal Comune si specifica che si sta cercando una soluzione per trovare una sistemazione per i bambini nei prossimi giorni. Le reazioni. "Quanto portato alla luce dagli inquirenti ci pone al cospetto di crudeltà da sanzionare senza attenuanti o perdonismi di sorta". E' quanto dichiara il presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale, consulente della Commissione parlamentare per l'Infanzia per il quale "un simile quadro non sarebbe immaginabile nemmeno quale copione di un film dell'orrore. Fermo restando la veridicità dei fatti, la galera sarebbe un lusso. I lavori forzati - conclude Marziale - risulterebbero certamente più appropriati per una pena orientata al recupero. Il legislatore ci faccia un pensierino". Per Telefono Azzurro, il caso solleva in maniera allarmante il problema della qualità educativa e dei controlli all'interno dei centri pubblici e privati dedicati all'infanzia. Secondo l'associazione, è necessario che siano definiti "in maniera chiara a livello nazionale e regionale, e soprattutto che siano rispettati, standard di qualità relativi non solo alla sicurezza o agli aspetti sanitari, ma anche e soprattutto alle questioni educative e alla qualità del personale impiegato". E' evidente, sottolinea Telefono Azzurro, che in questo settore persistono grandi disparità: accanto a strutture modello con personale adeguatamente formato e competente, vi sono strutture improvvisate. "Il rispetto dei diritti inviolabili dei bambini, in primis quello di essere protetti dai maltrattamenti, deve essere obiettivo prioritario di qualsiasi struttura, sia essa pubblica o privata, dedicata all'infanzia. I genitori devono poter essere tranquilli quando affidano i propri figli a questi servizi". Categoria:Casi di cronaca Categoria:Toscana Categoria:Provincia di Pistoia
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