La Politica estera è quella cosa che nessuno ha insegnato a Roberto Calderoli. C'è da dire però che non è il solo: quando Berlusconi seppe per la prima volta di doversi presentare al Parlamento Europeo si portò dietro i preservativi. Nata diverso tempo fa per cercare di impedire più guerre possibili, la Politica Estera sembra voler lanciare questo messaggio: “eddai, vogliamoci bene, almeno davanti ai giornalisti. Poi a telecamere spente continueremo a schifarci come sempre”.
La Politica estera è quella cosa che nessuno ha insegnato a Roberto Calderoli. C'è da dire però che non è il solo: quando Berlusconi seppe per la prima volta di doversi presentare al Parlamento Europeo si portò dietro i preservativi. Nata diverso tempo fa per cercare di impedire più guerre possibili, la Politica Estera sembra voler lanciare questo messaggio: “eddai, vogliamoci bene, almeno davanti ai giornalisti. Poi a telecamere spente continueremo a schifarci come sempre”. Proprio per questo motivo, tutte le nazioni presenti al mondo (perfino il Burundi, lo Zimbabwe e l'Italia) possiedono il cosidetto "membro diplomatico", rappresentato da un interprete che conosce le principali parolacce in quasi tutte le lingue del mondo.