abstract
| - Molti ingredienti mancano all'appello poiché il noto cuoco non pubblicò mai la ricetta. Fourier si cimentò così nella produzione di diversi piatti, come lo Sformato di Fourier o il Trasformaggio di Fourier. Il primo si basava sul concetto di riutilizzare un'insalata di asparagi quando ti rimaneva a casa null'altro che una marmellata di amarene e degli avanzi di orata. Il trasformaggio invece è una delicata varietà di formaggio, tuttora prodotta per essere data da mangiare ai porci. Una versione poco conosciuta del noto piatto è la Trasformata di Fourier Discreta: il nome deriva dal fatto che è composta da pochi ingredienti cucinati di nascosto (con molta discrezione). Purtroppo la carriera di chef del buon Fourier non ebbe successo ed egli ritornò mestamente sui libri di matematica. Traendo esperienza dal modo in cui preparò la trasformata, Fourier ebbe la geniale idea di esprimere un segnale periodico come somma di infinite componenti sinusoidali: tale metodo prese il nome dalla sua più celebre invenzione culinaria, ossia il trasformaggio di Fourier. Ma questa è un'altra storia, qui si parla di cucina. Egli, successivamente, espose la sua idea a un convegno di cuochi, incontrando il disprezzo di Laplace, un cuoco fissato con la novelle cousine che considerò ridicola la possibilità di trasformare ogni cibo in una somma di infiniti formaggini con vari livelli di salatura. La considerò così ridicola che qualche anno dopo creò il "trasformaggio di Laplace", che praticamente è la stessa identica cosa di quello di Fourier, solo che anziché usare il formaggio stagionato usò quello molle, che dopo un po' svanisce e tende a nulla. Gli altri cuochi francesi, tuttavia, avendo la puzza sotto il naso verso il buon Fourier, preferirono considerare il trasformaggio di Laplace come un'idea originale.
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