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| - [[Immagine:michaelcraschh.jpg|thumb|left|Michael prova a suicidarsi schiantandosi con la macchina contro un cassone di metallo]] Michael è seduto sul divano del suo appartamento di New York e sta scrivendo qualcosa su un block notes. L’uomo alza lo sguardo ed osserva malinconicamente una foto che lo ritrae con suo figlio Walt. Michael esce poi di casa, sale in macchina, accende la radio e si appunta con una spilla da balia il biglietto sulla giacca. Poi, con uno sguardo deciso negli occhi, accende il motore dell’auto e guida nel traffico fino ad arrivare su un molo. L’uomo preme a tavoletta il pedale dell’acceleratore e corre lungo il molo a velocità sostenuta. Arrivato in fondo al pontile l’uomo punta verso un enorme cassone di metallo senza rallentare: un attimo prima di schiantarsi contro il cassone Michale sussurra un “mi dispiace”. Segue poi un impatto fragoroso. Tempo più tardi Michael si risveglia all'ospedale e si accorge di essere collegato ad un apparecchio che misura la sua frequenza cardiaca. Accanto a lui, in un letto vicino, un altro uomo è ricoverato e sembra dormire. Un’infermiera entra nella stanza portando delle coperte in mano: la donna dice a Michael che gli ha portato una coperta. Michael alza lo sguardo e, con un misto di terrore ed angoscia, vede di fronte a lui Libby. Michael si mette allora ad urlare disperatamente. Quando riapre gli occhi Michael scorge un’altra infermiera entrare nella stanza. La donna, che lui non conosce, gli si avvicina e gli chiede se lui voglia che lei contatti Walt, la persona il cui nome era indicato sul biglietto che gli è stato trovato addosso dopo l’incidente. Michael risponde che non è il caso. La donna lascia la stanza mentre Michael si guarda attorno pensieroso. [[Immagine:waltwindow.jpg|thumb|left|Walt guarda Michael dalla finestra]] Dimesso dall'ospedale Michael va a far visita a casa di sua madre per vedere Walt che sta con lei. La donna, però, non lo lascia nemmeno entrare in casa e gli impedisce di vedere il figlio. Michael protesta ma sua madre gli dice che non sa cosa lui abbia detto a Walt ma ora suo figlio non vuole più vederlo. La donna dice a Michael di aver creduto che lui e Walt fossero morti nell’incidente del volo 815. Poi però, improvvisamente, lui e Walt sono tornati a New York ma non hanno fornito nessuna spiegazione su cosa sia successo e su dove loro siano stati in quei due mesi in cui sono scomparti. Fino a quando Michael non le spiegherà cosa è successo in quel periodo di tempo lei non gli permetterà di vedere Walt. Michael, addolorato, chiede a sua mamma di dire a Walt che lui gli vuole bene e poi si allontana. Voltandosi verso la casa Michael scorge Walt che lo osserva da una finestra. Pochi istanti dopo, però, Walt si ritrae e chiude le tende. Tornando a casa Michael entra in un malfamato negozio di monte dei pegni: l’uomo offre al commerciante l’orologio regalatogli da Jin. Il commerciante osserva l’orologio e nota le scritte in coreano sulla cassa: insospettito l’uomo dice a Michael che non crede proprio che lui sappia il coreano ma che può dargli 300 euro. Michael dice all’uomo di non volere dei soldi ma una pistola con dei proiettili. Poco dopo Michael esce di casa con un sacchetto in mano: arrivato in un vicolo buio Michael, terrorizzato e deciso a farla finita, si siede a terra, estrae la pistola, la carica e se la punta sotto il mento. In quel momento un uomo compare nel vicolo e gli chiede che ore siano: Michael, spaventato, nasconde la pistola e gli dice di non saperlo. L’uomo lo chiama per nome: Michael sorpreso, alza lo sguardo e riconosce Tom. [[Immagine:Tom_Michael.jpg|thumb|right|Michael incontra Tom]] Ripresosi dallo shock Michael impugna la pistola e spara a Tom ma l’uomo allontana il suo braccio e lo colpisce buttandolo a terra. Quando Tom gli offre la mano per rialzarsi Michael la accetta ma poi afferra una bottiglia e colpisce Tom sulla testa. Prima che possa fare altro, però, vede la sua pistola in mano a Tom: l’uomo gliela sta puntando contro. Michael scongiura allora Tom di ucciderlo ma l’uomo gli dice che non lo farà: invece, vedendo lo stato in cui versa Michael, Tom capisce che l’uomo ha raccontato a Walt quello che lui ha fatto a Ana Lucia e Libby e che il ragazzo ora si rifiuta di avere a che fare con lui, con un assassino: per questo stesso motivo Michael ha deciso di uccidersi. Tom spiega a Michael che l’Isola non permetterà che lui si uccida e che loro hanno ancora bisogno di lui. Quando lui vorrà ascoltare la loro proposta lo potrà trovare all'hotel Earle. Tornato a casa Michael decide di ripronare a farla finita: si punta la pistola alla tempia e preme il grilletto. Ma nulla accade: la pistola si inceppa malgrado abbia ancora tutti i proiettili nel tamburo. Quando sta per provare una seconda volta, improvvisamente, un’edizione straordinaria di un notiziario, alla televisione, annuncia il ritrovamento del relitto del volo 815 sul fondo dell’oceano con i cadaveri di tutti i suoi 324 passeggeri. Michael, esterrefatto ed incredulo, osserva la televisione senza dire parola. Michael raggiunge Tom nella sua camera d’albergo. Tom, sorpreso che abbia deciso così in fretta, lo invita ad entrare e gli presenta il suo amico Arturo: Tom dice ad Arturo che ha bisogno di parlare da solo con Michael e l’uomo li lascia soli. Michael chiede a Tom cosa significhi la storia del relitto aereo sul fondo dell’oceano. Tom lo rassicura dicendogli che quel relitto è un falso messo là sotto da Charles Widmore per evitare che si scopra dove è finito il vero volo 815: l’uomo vuole mettere le sua mani sull’Isola ed ha inscenato tutto quella truffa per fare in modo che nessuno oltre a si metta a cercare l'aereo. Michael, stupefatto, chiede a Tom di mostrargli delle prove di quello che dice. Tom gli offre allora un fascicolo nero che contiene molta documentazione: fra la altre cose si tratta di una foto di un cimitero in Thailandia dove Widmore ha fatto riesumare oltre 300 cadaveri per far sembrare che fossero i passeggeri dell’aereo, l’acquisto dei rottami di un aereo dell’Oceanic ed il pagamento di un cargo che ha depositato l’aereo ed i passeggeri in fonda ad una fossa oceanica in modo da impedirne il recupero ed il riconoscimento dei corpi. Michael vuole sapere perchè gli Altri abbiano ancora bisogno di lui: Tom gli spiega che, sotto il falso nome di Kevin Johnson, lui sarà il mozzo su una nave di Widmore che è diretta sull'isola: l’uomo è infatti riuscito a scoprire le coordinate dell’isola ed ha mandato il Cargo in missione segreta. Di fronte alle incertezze di Michael Tom insiste spiegandogli che se Widmore troverà l'isola ucciderà ogni singola persona presente su di essa. Se lui vuole redimersi per quello che ha fatto in passato Michael deve prestarsi a giocare il ruolo che loro hanno pensato per lui: eliminare la gente a bordo della nave impedendo che possano trovare l'isola e permettendo ai suoi ex compagni di avere salva la vita. [[Immagine: Meet_Miles.jpg|thumb|left|Miles smaschera Michael]] Qualche giorno dopo Michael raggiunge il molo dove è attraccata la Kahana e conosce George Minkowski. Poi, con il nome di Kevin Johnson, Michael si avvicina a Naomi e si registra come mozzo per la nave: la ragazza, sorridendo, lo avvisa che qualche giorno prima è arrivata una cassa con sopra il suo nome e che l’oggetto verrà portato nella sua cabina. Poi, mentre sale a bordo, Michael incontra Miles: l’uomo, con grande sorpresa di Michael, gli dice di sapere che Kevin Johnson non è il suo vero nome ma poi, sorridendo, lo rassicura dicendo che quasi tutti su quella nave hanno qualcosa da nascondere. Poi il telefono di Michael suona: Tom gli chiede come sia andato il viaggio. L’uomo gli dice di attendere qualche giorno prima di aprire la cassa che loro gli hanno spedito: Tom ricorda a Michael che tutti i suoi ex compagni moriranno tutti se lui non porterà a termine la sua missione. Poi Tom chiede di nuovo a Michael se lui abbia cambiato idea. Micheal, pur se colmo di ripensamenti, dice a Tom di essere pronto ad agire come da accordi. Tom gli suggerisce allora di sbarazzarsi del telefonino. Più tardi, una volta salpati, Michael è sul ponte della nave ed è testimone di un litigio fra Frank Lapidus e Naomi: la ragazza afferma che lei sarà la prima ad andare ma Frank afferma di saper guidare un elicottero meglio della ragazza e di essere quindi il candidato privilegiato. Naomi ribatte che Frank dovrà occuparsi di trasportare il team scientifico: quando l’uomo le chiede le ragioni del suo viaggio e quale sia il suo incarico Naomi aggiunge che si tratta di informazioni riservate. Frank si avvicina poi Michael e gli si presenta come pilota di elicotteri: l’uomo chiede a Michael cosa lo abbia portato sulla Kahana e questi risponde di essere in cerca di avventura: Frank aggiunge poi che il proprietario della barca, Charles Widmore, si fida di lui e come lui è sicuro che il relitto del volo 815 trovato sul fondo dell’oceano sia un falso. Frank chiede poi a Michael cosa succederebbe se loro riuscissero a trovare qualche sopravvissuto del vero volo 815. Poi, lasciando Michael di sasso, Frank si allontana. [[Immagine:michaelbomba.jpg|thumb|left|Michael si appresta a far esplodere la bomba sulla Kahana]] Alcuni giorni dopo, in mare aperto, Michael sente spari degli spari di un mitragliatore sul ponte e scorge Keamy che, assieme ad Omar ed ad altri due persone, stanno giocando al tiro al piattello. Michael si avvicina al gruppo e chiede incuriosito se loro siano lì per la missione di salvataggio o per cosa altro. Keamy, infastidito, lo allontana domandandogli se lui non abbia qualcosa da pulire. Poco dopo, nella sua cabina, Michael inserisce una chiave nella serratura che chiude la sua cassa: all’interno di essa l’uomo trova una valigetta. Michael, sorpreso, la afferra e raggiunge la sala macchine. Una volta giunto lì Michael apre la valigetta e scopre una plancia con alcuni strumenti di lavoro e, sotto di essi, una bomba. Michael inserisce un codice numerico e si appresta a premere il pulsante “Excute” di attivazione. In quel momento, però, dei sussurri lo circondano spaventandolo. Poi una voce di donna gli dice di non fare quello che sta per fare. Michael osserva Libby di fronte a lui; un attimo dopo la donna è scomparsa. Dopo averci pensato a lungo, poi, Michael trova il coraggio e preme il tasto attivando un conto alla rovescia: mentre i secondi scorrono Michael sussurra a Walt che gli dispiace. Quando i secondi esauriscono, però, nulla accade: a sopresa, però, un piccolo si apre sopra di fianco al tastierino numerico. Michael osserva sorpreso il bigliettino arrotolato che reca la scritta “NOT YET”, “NON ANCORA”. [[Immagine:Ben_telephone.jpg|thumb|right|Ben parla a Michael dalla sua casa alle Baracche]] Più tardi Michael gioca nella sua cabina lanciando una pallina contro il muro: Minkowski entra nella stanza e gli dice che una persona di nome Walt desidera parlargli al telefono. Michael, sorpreso, segue l’uomo nella sala radio e chiede a George di restare solo. Quando attiva la comunicazione Michael scopre però subito che non si tratta di Walt, ma di Ben che lo sta chiamando dalla sua casa nel Villaggio degli Altri. Michael, furioso, chiede a Ben spiegazioni sulla finta bomba che gli hanno fatto attivare. Ben risponde la finta bomba è servita a mostrare a Michael la differenza tra lui ed un uomo senza coscienza come Charles Widmore: quest’ultimo, infatti, quando è in guerra non ha alcuno scrupolo mentre lui, Ben, fa di tutto per non uccidere persone innocenti. Quando Michael replica come Libby ed Ana-Lucia fossero innocenti, Ben risponde che non le ha uccise lui ma lo stesso Michael e l’uomo sottolinea che nessuno glielo aveva chiesto. Ben ordina poi a Michael di compilare una lista di tutte le persone a bordo della Kahana; poi dovrà mettere fuori uso sia la sala comunicazioni della nave sia i motori così da impedire all’equipaggio di raggiungere l’isola e da salvare i suoi amici. Michael, pur se pieno di dubbi, accetta l’incarico. Ben gli dice che allora lui può considerarsi uno dei buoni e poi termina la comunicazione. Michael, rimasto solo, scoppia in lacrime.
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