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| - Faceano i nani un dì magiche gesta, battendo mazze qual campane a festa dove dorme laggiù tetro un mistero negli antri sotto la rocciosa cresta. Per prenci antichi, degli elfi signori, gli accumulati e balenanti ori lavoravano ad arte, il dì ghermendo per dare a gemme d'elsa altri splendori. Trapuntavan di stelle le collane i serti con baglior di drago immane, poscia in ritorto fil di sole e luna intessevan le luci in filigrane. Lontan sui monti fumidi e gelati in antri fondi, oscuri, desolati, prima che sorga il sol dobbiamo andare per esigere i nostri ori obliati.
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abstract
| - Faceano i nani un dì magiche gesta, battendo mazze qual campane a festa dove dorme laggiù tetro un mistero negli antri sotto la rocciosa cresta. Per prenci antichi, degli elfi signori, gli accumulati e balenanti ori lavoravano ad arte, il dì ghermendo per dare a gemme d'elsa altri splendori. Trapuntavan di stelle le collane i serti con baglior di drago immane, poscia in ritorto fil di sole e luna intessevan le luci in filigrane. Lontan sui monti fumidi e gelati in antri fondi, oscuri, desolati, prima che sorga il sol dobbiamo andare per esigere i nostri ori obliati. Calici ed arpe cesellavan d'oro e dove gli uomini non scavan, loro vissero a lungo, ma dei lieti canti né uom né elfo sentì mai il coro. I pini sulle alture eran ruggenti, alti gemevan nella notte i venti. Rosso era il fuoco e distruggeva tutto, gli alberi come torce eran splendenti. Le campane s'udian per la vallata e la faccia di ognun era sbiancata; del fuoco più crudel, l'ira del drago distrusse torri e case all'impazzata Fumava il monte nel chiaror lunare; i nani udir la morte ecco avanzare. La casa abbandonarono, morendo di sotto il drago nel chiaror lunare. Lontan sui monti fumidi e gelati in antri fondi, oscuri, desolati, prima che sorga il sol dobbiamo andare a riaver l'arpe e l'oro a noi strappati.
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