È risaputo che quando un turco vuole aprire un negozio apre certamente una rivendita di kebab, divenendo così un kebabbaro. Per tirare su un vero e proprio döner kebab, la multinazionale Döner si cura di fornire:
È risaputo che quando un turco vuole aprire un negozio apre certamente una rivendita di kebab, divenendo così un kebabbaro. Per tirare su un vero e proprio döner kebab, la multinazionale Döner si cura di fornire: 1.
* televisione con Sky che trasmette 24 ore su 24 canali sfigati turchi 2.
* stereo con relativa collezione di cd tutti uguali di finta musica turca (da tenere acceso insieme alla televisione) 3.
* tavolini della coca cola (in ricordo del patto di ferro tra Döner e Coca cola) 4.
* insegna al neon 5.
* cartelloni in plastica bianca con le scritte dei menù in rigoroso colore sbiadito anni ottanta 6.
* varie versioni degli stessi menù su carta stampati in mille modi diversi (menù mai cucinati e del tutto sconosciuti al gestore) 7.
* frasi in arabo che spesso non vogliono dire niente 8.
* giornale gratuito su un tavolino, in alternativa, se si tratta di un kebab di lusso la gazzetta dello sport 9.
* vaschette in alluminio contenenti salse varie (fornite direttamente dalla Döner) 10.
* pizze surgelate 11.
* dolci arabi, in scarsa quantità 12.
* maglietta con il nome del kebab già sudata e sporca di salse non identificate 13.
* berrettino 14.
* almeno due clienti fissi che parlano arabo