Giuseppe Nicola Summa spregiativamente noto come Ninco-Nanco (Monte del Carmine, 12 aprile 1833 - Frusci, 13 marzo 1864) è stato un patriota e guerrigliero italiano fu molto noto durante la Prima guerra civile principalmente per la sua audacia e le sue qualità belliche, divenne il numero 2 in Basilicata durante la Guerriglia, fu il terrore del Regno d'Italia a detta dello stesso Crocco : - Solo il nome incuteva terrore fra le popolazioni
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| - Giuseppe Nicola Summa spregiativamente noto come Ninco-Nanco (Monte del Carmine, 12 aprile 1833 - Frusci, 13 marzo 1864) è stato un patriota e guerrigliero italiano fu molto noto durante la Prima guerra civile principalmente per la sua audacia e le sue qualità belliche, divenne il numero 2 in Basilicata durante la Guerriglia, fu il terrore del Regno d'Italia a detta dello stesso Crocco : - Solo il nome incuteva terrore fra le popolazioni
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anni di servizio
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riposa al
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forze armate servite
| - 1(xsd:integer)
- Brigata "Crocco"
*Compagnia "Ninco-Nanco"
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morto il
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nome di nascita
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soprannomi
| - Ninco-Nanco, Scialbo, Tartaglione, Beppe, Beppe Cola, Spaccamontagna
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battaglie e/o guerre combattute
| - Prima guerra civile italiana, Acinello, Melfi 1, Melfi 2, Altamura
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altri lavori
| - Contadino
Taglialegna
- Domestico
- Guardiano di vigne
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nato il
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causa della morte
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gradi
| - Capitano, comandante compagnia
- Colonnello, luogotenente di Crocco
- Maggiore, comandante la cavalleria
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relazioni
| - Amante di Maria Lucia Di Nella, la pastora
- Figlio di Domenico Summa e Anna Coviello
- Marito di Caterina Ferrara Mai
- Nipote di Francesco Antonio Summa, Giuseppe Nicola Coviello ed Anna Maria Summa
- Zio di Vito Summa
- Fratello di Francesco Antonio Summa e Maria Antonia Summa
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Title
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Image
| - File:Gius_ninco_nanco_hq.jpg
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paesi serviti
| - Comune di Melfi
Neo-Regno delle Due Sicilie
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abstract
| - Giuseppe Nicola Summa spregiativamente noto come Ninco-Nanco (Monte del Carmine, 12 aprile 1833 - Frusci, 13 marzo 1864) è stato un patriota e guerrigliero italiano fu molto noto durante la Prima guerra civile principalmente per la sua audacia e le sue qualità belliche, divenne il numero 2 in Basilicata durante la Guerriglia, fu il terrore del Regno d'Italia a detta dello stesso Crocco : - Solo il nome incuteva terrore fra le popolazioni Contadino poverissimo, analfabeta, balbuziente, orfano a 15 anni e con 5 fratelli, crebbe tra enormi difficoltà, montanaro dei monti del Carmine. Ma nonostante ciò riuscì a trovare marito per le sue sorelle e riuscì a crescere il suo fratellino senza che si ritrovasse a mendicare o a delinquere, si sposò pure con una donna molto povera ed orfana di entrambi i genitori come lui : Caterina Ferrara. Ma un giorno venne quasi ucciso da un gruppo di ubriachi che sovente lo deridevano per la sua balbuzie e per la miseria in cui versava. Ma egli a cui di certo non mancava una grande forza d'animo, decise di vendicarsi uccidendo l'uomo che lo aveva colpito, finì dunque in carcere e le sue sventure sembravano non terminare più. Ma venne la Conquista piemontese del Regno delle Due Sicilie e il Ninco-Nanco potè uscire, e provò in ogni modo ad entrare nelle truppe anti-borboniche, ma fallì poiché vi erano tra gli insorti lucani, parenti dell'uomo che uccise. Dunque agli inizi del 1861 si unì agli uomini di Crocco dove apprese le prime tattiche e strategie di guerriglia moderna e in poco tempo ottenne il titolo di maggiore, Ninco-Nanco piacque immediatamente al generalissimo poichè quest'ultimo sceglieva solo i più coraggiosi, i più poveri coloro che avevano subito più ingiustizie e che avevano voglia di vendicarle, la storia di Ninco-Nanco fece subito presa sul Crocco, anche perchè egli ebbe un'infanzia peggiore, ciò che il Crocco invidiava molto di Ninco-Nanco era che egli non divenne ne un bandito ne un mendicante come invece avvenne per Crocco, che per sopravvivere fu costretto a rubare e fin da piccolo a vagare solitario in cerca di denaro e fu ridotto alla schiavitù dei più crudeli castaldi. Mentre invece il Ninco-Nanco non solo riusci ad evitare tutto ciò ma fu un ottimo padre per il suo fratellino. Dal 1861 al 1864 Beppe Ninco-Nanco seguì la sorte dei crocchini, inizialmente durante le due campagne regolari si distinse come uomo audace e sprezzante dei pericoli come maggiore comandante la cavalleria, durante la Guerriglia divenne colonnello e luogotenente, controllava tutto il potentino, il materano ed il barese. Fu un ribelle leggendario e temutissimo dal governo, che spesso a detta del Crocco lo evitava volontariamente anche per questioni di stima. La sua morte avvenne in circostanze mai chiarite, poichè una volta trovato i suoi due compagni vennero catturati mentre egli fu portato già morto, le GN sostengono di averlo ucciso per legittima difesa, ma Carmine Crocco sostiene che egli si sia suicidato per sfuggire alla fucilazione certa in pubblica piazza. Insomma la sua giovane morte all'età di 33 anni è ancora avvolta nel mistero, la sua morte generò un alone di leggenda sulla sua figura che è tuttora presente nel folklore lucano.
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