La Brigata comandata dal generale Crocco fu senza dubbio il più grande, meglio organizzato e famoso gruppo ribelle durante la Prima guerra civile italiana, esso stesso è ritenuto da molti studiosi come il gruppo che maggiormente ha fatto scoppiare il primo conflitto civile italiano. Il gruppo si formò agli inizi del 1861 quando quelli che divennero i vertici della fazione armata furono traditi dal governo piemontese per il quale combatterono nella seconda metà del 1860, traditi ma soprattutto delusi per le promesse non mantenute del generale Garibaldi che tanto li aveva ammaliati con l'idea di repubblica, di abolizione del feudalesimo, della giustizia per i contadini e per la proprietà delle terre ai lavoratori decisero convinti da un discorso di Ninco-Nanco ed anche profittando del gigant
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| - Brigata comandata dal generale Crocco
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| - La Brigata comandata dal generale Crocco fu senza dubbio il più grande, meglio organizzato e famoso gruppo ribelle durante la Prima guerra civile italiana, esso stesso è ritenuto da molti studiosi come il gruppo che maggiormente ha fatto scoppiare il primo conflitto civile italiano. Il gruppo si formò agli inizi del 1861 quando quelli che divennero i vertici della fazione armata furono traditi dal governo piemontese per il quale combatterono nella seconda metà del 1860, traditi ma soprattutto delusi per le promesse non mantenute del generale Garibaldi che tanto li aveva ammaliati con l'idea di repubblica, di abolizione del feudalesimo, della giustizia per i contadini e per la proprietà delle terre ai lavoratori decisero convinti da un discorso di Ninco-Nanco ed anche profittando del gigant
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| dcterms:subject
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| nemici
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| Caption
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| alleati
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| quartier generali
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| originato da
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| Title
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| Image
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| comandanti
| - gen. Augustin de Langlais
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| gruppi
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| partecipante in
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| battaglie e guerre
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| attivo
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| forza
| - 100(xsd:integer)
- 500(xsd:integer)
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| area di operazioni
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| ideologia
| - Autonomismo, comunalismo, lotta di classe, egualitarismo
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| abstract
| - La Brigata comandata dal generale Crocco fu senza dubbio il più grande, meglio organizzato e famoso gruppo ribelle durante la Prima guerra civile italiana, esso stesso è ritenuto da molti studiosi come il gruppo che maggiormente ha fatto scoppiare il primo conflitto civile italiano. Il gruppo si formò agli inizi del 1861 quando quelli che divennero i vertici della fazione armata furono traditi dal governo piemontese per il quale combatterono nella seconda metà del 1860, traditi ma soprattutto delusi per le promesse non mantenute del generale Garibaldi che tanto li aveva ammaliati con l'idea di repubblica, di abolizione del feudalesimo, della giustizia per i contadini e per la proprietà delle terre ai lavoratori decisero convinti da un discorso di Ninco-Nanco ed anche profittando del gigantesco malcontento popolare decidono di resistere alle truppe che il governo piemontese in seguito divenuto "italiano" che venivano inviate contro di essi. Gli uomini di Vittorio Emanuele II volevano disfarsi al più presto di quelli che in seguito sarebbero diventati gli ufficiali della Brigata "Crocco". Il Savoia nonostante volesse fortemente la morte del Crocco a detta dello stesso generalissimo non lo vedrà mai morire, insomma dalle boscaglie in cui si erano rifugiati fra le tante persone che attirano, si rivolgono a loro alcuni agenti filo-borbonici che vogliono sfruttare la forza e la popolarità del gruppo, il Crocco nonostante i suoi ideali contrari ai Borbone, accetta l'alleanza con Associazione Religiosa, questo perchè la suddetta "associazione" avrebbe fornito a Crocco un grande numero di soldati del disciolto esercito napoletano, gli avrebbe fornito un brevetto da generale, avrebbe risolto tutti i suoi problemi economici e con la giustizia. Ma soprattutto avrebbe fornito il gruppo di armi e soldi, si poichè nei primi anni tutti i combattenti erano salariati, in seguito invece iniziarono a grassare i ricchi per ottenere il necessario. Crocco decide di allearsi ma non tradì mai i suoi ideali infatti come documenta lo stesso Borges, egli incarcerò ed uccise nobili, borghesi membri del clero anche vicini ai Borbone di Napoli, anche se ufficialmente restaurava il Borbone egli di fatto instaurava una dittatura dei poveri e degli oppressi e realizzava le promesse che Garibaldi non mantenne, anche per questo venne visto come un altro Garibaldi. In ogni caso il Crocco oltre alla sua fama, ai suoi uomini ed agli appoggi dei potenti egli era onnipotente anche per le sue incredibili doti militari che conferirono al gruppo un aureola di imbattibilità, furono tante spiega il Crocco nella sua autobiografia le motivazioni che resero il suo gruppo tanto forte, ne parliamo meglio nelle prossime sezioni dell'articolo.
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