La facoltà di Economia dovrebbe essere una sezione dell'università in cui formare i nuovi appartenenti alla classe dirigenziale di industrie, banche e altre grandi imprese. O almeno così la raccontano ai genitori che stanno per iscrivere i propri figli ad una facoltà assolutamente priva di senso e tra le più care. Tuttavia questa "scomoda" verità non può essere confermata da nessuno degli studenti, in quanto essi negano fortemente che possa essere così. Oltretutto la laurea standard è un 3+2 (il cui risultato è di 5 anni più 2 fuori corso) per cui gli studenti non solo dovranno sforzarsi di convincere i genitori che gli altri due anni sono necessari ad una formazione completa delle loro conoscenze, ossia a sopperire a tre anni di abissale inutilità, ma dovranno vedersela anche con due tesi
La facoltà di Economia dovrebbe essere una sezione dell'università in cui formare i nuovi appartenenti alla classe dirigenziale di industrie, banche e altre grandi imprese. O almeno così la raccontano ai genitori che stanno per iscrivere i propri figli ad una facoltà assolutamente priva di senso e tra le più care. Tuttavia questa "scomoda" verità non può essere confermata da nessuno degli studenti, in quanto essi negano fortemente che possa essere così. Oltretutto la laurea standard è un 3+2 (il cui risultato è di 5 anni più 2 fuori corso) per cui gli studenti non solo dovranno sforzarsi di convincere i genitori che gli altri due anni sono necessari ad una formazione completa delle loro conoscenze, ossia a sopperire a tre anni di abissale inutilità, ma dovranno vedersela anche con due tesi di laurea: la "normale" e la magistrale. Dopodichè potranno sempre affermare: Capito ragazzi? La strada per evitare di dover cominciare a lavorare a vent'anni è lunga e irta d'ostacoli: aguzzate l'ingegno, rubate i codici del conto in Svizzera di papà o trovatevi un mestiere alternativo.