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| - NAPOLI - Un sacerdote è stato sorpreso in Tangenziale a Napoli, mentre in auto consumava un rapporto sessuale con una liceale di 15 anni, adescata via chat. La ragazza non sapeva di trovarsi con un sacerdote: si tratta di M.D.M., che da religioso opera a San Giorgio a Cremano, nel Napoletano, e che per ora è stato denunciato a piede libero per violenza sessuale in danno di minori. Nell'auto dell'uomo è stato trovato anche l'abito talare. Il prete, sotto la quarantina, aveva corteggiato la ragazzina per mesi, sostenendo di essere un professore - questo è quello che ha raccontato la quindicenne - e diventando un punto di riferimento per lei, figlia di genitori separati, con qualche problema nel relazionarsi ai coetanei. Ieri è stato sorpreso sul fatto dalla Polstrada di via Cinthia, e identi
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| - NAPOLI - Un sacerdote è stato sorpreso in Tangenziale a Napoli, mentre in auto consumava un rapporto sessuale con una liceale di 15 anni, adescata via chat. La ragazza non sapeva di trovarsi con un sacerdote: si tratta di M.D.M., che da religioso opera a San Giorgio a Cremano, nel Napoletano, e che per ora è stato denunciato a piede libero per violenza sessuale in danno di minori. Nell'auto dell'uomo è stato trovato anche l'abito talare. Il prete, sotto la quarantina, aveva corteggiato la ragazzina per mesi, sostenendo di essere un professore - questo è quello che ha raccontato la quindicenne - e diventando un punto di riferimento per lei, figlia di genitori separati, con qualche problema nel relazionarsi ai coetanei. Ieri è stato sorpreso sul fatto dalla Polstrada di via Cinthia, e identificato. "Credevo fosse mio amico - ha detto la minorenne all'assistente sociale con cui si è confrontata dopo la denuncia prima di essere riaffidata alla madre - non immaginavo fosse un prete". Intanto le indagini continuano, con la perquisizione della casa dell'uomo. "Non voglio dare un giudizio, la triste notizia si commenta da sè e spero che questo prete sia perseguito penalmente e canonicamente. Infanga questa vicenda anche la memoria e la festa di oggi di S. Maria Goretti. No, non possono essere solo considerati degli 'scivoloni pruriginosi sessuali'. Mi vergogno di questi fatti così incresciosi, subdoli che ledono ogni ragione e dignità delle persone, immaginate se si tratta di minori in difficoltà familiari e personali". Don Fortunato Di Noto, sacerdote siciliano pioniere nella lotta alla pedofilia presidente dell'Associazione Meter onlus (www.associazionemeter.org) commenta la notizia della denuncia in flagrante del Sacerdote sorpreso a fare sesso con una 15enne adescata in chat. Don Di Noto, amareggiato da questa vicenda che coinvolge un prete dichiara: "Ci dispiace che a distanza di 6 mesi il Senato non abbia approvato il disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007. Questo prete e altri avrebbe giustamente meritato la reclusione da uno a tre anni. Soprattutto per il reato di pedofilia e pedopornografia culturale e di adescamento di minorenni, con introduzione della definizione decisamente ampia di adescamento, volta ad incriminare anche la tecnica del grooming (utilizzata soprattutto per l’adescamento in chat). Infatti 'chi adesca un minore di anni sedici, è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con la reclusione da uno a tre anni. Per adescamento si intende qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione'. "Questo non è amore, ed è bene che questo si ribadisca con forza - continua don Di Noto - non è affetto, non è accompagnamento spirituale. Sono fatti gravi che non possono esserci giustificazioni. Internet, strumento che aiuta anche la solitudine, le difficoltà esistenziali delle persone (in fondo si comunica per sopravvivere in questa società distratta e individualista!) può essere utilizzato da persone, in questo cosa adulte, per carpire intenzionalmente persone deboli, con la pretesa di un affetto e un amore falso e malato. Vigilanza e intelligenza. Attenzione, cari ragazzi - conclude don Di Noto - a chi incontrate in chat, non sempre chi stà dall'altra parte è quello che voi pensate. Si possono incontrare straordinarie persone, vecchi amici, ma si possono incontrare false identità che inducono a farsi male, nell'ingenuità di pensare che ci vogliono bene". Categoria:Casi di cronaca Categoria:Provincia di Napoli Categoria:Campania
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