abstract
| - Il Journal of discourses ebbe inizio come una pubblicazione semestrale che i membri della chiesa mormone potevano ricevere in abbonamento. Fu stampato per la prima volta a Liverpool, Inghilterra dal 1854 al 1886 e il suo scopo era di informare i membri degli avvenimenti e dei discorsi fatti dai dirigenti della chiesa. La maggior parte di membri in Inghilterra non aveva accesso alle notizie della chiesa in nessun altro modo che leggendo il Journal of discourses. George D. Watt, un convertito della chiesa in Inghilterra, emigrò nel 1842 in America e alla fine si stabilì a Salt Lake City. Aveva imparato a stenografare col metodo Pitman e usava la stenografia per registrare i discorsi delle conferenze e persino il processo di quelli accusati di essere gli assassini di Joseph Smith. Nel 1852 cominciò le trascrizioni per il Deseret News. Era pagato poco per questo lavoro e chiese di fare privatamente una selezione dei sermoni come una sottoscrizione per quelli che non potevano ricevere il Deseret News. Brigham Young sentì che era una buona idea e gli disse di continuare e cominciare a stamparli. George D. Watt gestì la stampa del Journal of Discourses tutto da solo fino al 1867 quando David W. Evans, un altro convertito inglese cominciò a raccogliere informazioni per lui. Il numero dei reporters crebbe sino a includere dodici persone, compreso George F. Gibbs un convertito del Galles che fu anche il segretario per la Prima Presidenza e per la figlia di Brigham Young, Julia. Le informazioni stampate nel Journal of discourses molto spesso includevano sermoni dei dirigenti della chiesa,ma non ci si aspettò mai che contenessero la dottrina ufficiale o le dichiarazioni della chiesa. Il suo contenuto fu considerato simile a quello di un giornale. Per esempio, alcuni degli articoli stampati nel Journal of discourses includeva una preghiera fatta alla posa della prima pietra per il tempio di Salt Lake, il resoconto di una decisione presa dal sommo consiglio del tribunale, informazioni su un processo per omicidio, e persino un discorso funebre. Il Journal of discourses totalizzò 26 volumi, divisi per anno, spesso sono punti di riferimento per la chiesa quando si parla di fatti storici. L’opera omnia contiene in tutto 1,438 discorsi. Questi discorsi erano di presidenti della chiesa, apostoli, membri dei settanta, e di altre persone notabili del tempo. Molti credono a torto che il Giornale dei Discorsi sia stato scritto da Brigham Young. Brigham Young contribuì, comunque, con 390 sermoni.. Altri che contribuirono furono: John Taylor che ebbe 162 discorsi inclusi, Orson Pratt (127), Heber C. Kimball (113), e George Q. Cannon (111). Discorso ricavato da ""
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