rdfs:comment
| - Menelao ebbe l'infanzia che ogni eroe greco avrebbe voluto avere: rimase orfano del padre, che fu ucciso dal fratello e dal figlio/nipote di questi, per vendetta dell'assassinio dei propri figli. Ma per fortuna che c'era il suo fratellone Agamennone, sempre pronto a fare lo splendido della situazione, che se lo prese in spalla e se lo portò da Micene a quel di Sparta. Fino a Sparta in spalla, come una sporta (così, per sport). Lì, sebbene minorenni, orfani e stranieri trovarono subito la reggia del re del posto grazie alle indicazione di un gentile vigile urbano, che casualmente era anche il re di Sparta.
|
abstract
| - Menelao ebbe l'infanzia che ogni eroe greco avrebbe voluto avere: rimase orfano del padre, che fu ucciso dal fratello e dal figlio/nipote di questi, per vendetta dell'assassinio dei propri figli. Ma per fortuna che c'era il suo fratellone Agamennone, sempre pronto a fare lo splendido della situazione, che se lo prese in spalla e se lo portò da Micene a quel di Sparta. Fino a Sparta in spalla, come una sporta (così, per sport). Lì, sebbene minorenni, orfani e stranieri trovarono subito la reggia del re del posto grazie alle indicazione di un gentile vigile urbano, che casualmente era anche il re di Sparta. Insomma, il re di Sparta, che purtroppo per lui si chiamava Tindaro, si commosse alla storia dei due fratelli orfani di padre e li prese in simpatia, tanto che li volle come migliori amici e promise loro mari e monti: poi invece diede loro soltanto un imponentissimo esercito per riconquistarsi Micene e tutto il circondario. E come poteva andare una battaglia tra migliaia di Spartani agguerriti e migliaia di Micenei agguerriti? Sì, avete indovinato:
|