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| - Queste leggende narravano di incontri delle persone col demonio (anche detto bisnonno di Ignazio La Russa) che, vedendolo, dicevano balbettando “No, t-te!” e, accadendo solo in questo strano periodo senza sole questi incontri orribili, i paesani decisero di chiamarlo notte, e di infondere nei bambini la paura del buio, elemento principale della notte a quei tempi che non esisteva ancora l’Enel.
- [Questo è uno stub, ossia delle informazioni parziali ed incomplete, dedotte da una sessione gdr ancora in corso. E' necessario completare la scheda mano a mano che si acquisiscono nuove informazioni e togliere questo avviso quando sarà completa] Una delle "Tre ombre del pugnale". In un'episodio custodisce il sacrario ed i sepolcri dei "Figli della Fenice", l'Ordine dei Cavalieri di Prinsvalia ormai estinto. Sembra tenere in modo particolare alla tomba in cui riposa una certa Syraminde Samarcanda.
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| - Queste leggende narravano di incontri delle persone col demonio (anche detto bisnonno di Ignazio La Russa) che, vedendolo, dicevano balbettando “No, t-te!” e, accadendo solo in questo strano periodo senza sole questi incontri orribili, i paesani decisero di chiamarlo notte, e di infondere nei bambini la paura del buio, elemento principale della notte a quei tempi che non esisteva ancora l’Enel.
- [Questo è uno stub, ossia delle informazioni parziali ed incomplete, dedotte da una sessione gdr ancora in corso. E' necessario completare la scheda mano a mano che si acquisiscono nuove informazioni e togliere questo avviso quando sarà completa] Una delle "Tre ombre del pugnale". In un'episodio custodisce il sacrario ed i sepolcri dei "Figli della Fenice", l'Ordine dei Cavalieri di Prinsvalia ormai estinto. Sembra tenere in modo particolare alla tomba in cui riposa una certa Syraminde Samarcanda.
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