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| - Dopo la proliferazione della Forma I come tecnica di combattimento con spada laser, la Forma II si sviluppa come un mezzo di combattimento spada laser-contro-spada laser. Viene descritta come molto elegante, potente e richiedente di una precisione estrema, in modo da consentire al fruitore di attaccare e difendere con il minimo sforzo mentre l'avversario si affatica, spesso brandendo la spada con una sola mano per avere maggiori raggio di movimento e fluidita'. La forma fa affidamento su parate, affondi e piccoli, precisi fendenti, in opposizione a parate e fendenti maggiormente ampi delle altre forme. I praticanti della Forma II rispondono al sun djem, l'obiettivo dei primi maestri della Forma I, addestrandosi a prevenire l'essere disarmati o la distruzione della loro arma.
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abstract
| - Dopo la proliferazione della Forma I come tecnica di combattimento con spada laser, la Forma II si sviluppa come un mezzo di combattimento spada laser-contro-spada laser. Viene descritta come molto elegante, potente e richiedente di una precisione estrema, in modo da consentire al fruitore di attaccare e difendere con il minimo sforzo mentre l'avversario si affatica, spesso brandendo la spada con una sola mano per avere maggiori raggio di movimento e fluidita'. La forma fa affidamento su parate, affondi e piccoli, precisi fendenti, in opposizione a parate e fendenti maggiormente ampi delle altre forme. I praticanti della Forma II rispondono al sun djem, l'obiettivo dei primi maestri della Forma I, addestrandosi a prevenire l'essere disarmati o la distruzione della loro arma. La posizione iniziale del Makashi prevede una guardia bassa a mano singola, con la lama rivolta verso il basso al fianco del praticante. Il saluto formale che Dooku rivolse a Yoda su Geonosis era un "saluto Makashi", mentre un saluto Makashi informale consisteva nel disegnare una rapida X nell'aria con la lama. La Forma II enfatizza il movimento fluido e l'anticipare i colpi sferrati dall'avversario, per cui richiede molta rapidita' e fluidita' di movimento sia della spada che del corpo. Anche le finte sono comunemente usate per confondere o far cadere in trappola l'avversario, una tattica che il Conte Dooku usava spesso nel sui duelli durante le Guerre dei Cloni. Sono necessari precisi movimenti e passi per mantenere l'adatta distanza dall'avversario durante la difesa e/o nell'avanzare per sferrare un attacco. La manipolazione della lama richiesta da questa forma e' molto raffinata e richiede un'intensa concentrazione. Si fa affidamento su tempismo, accuratezza ed abilita' piuttosto che sulla forza per sconfiggere l'avversario, e con un abile professionsta il risultato puo' essere estremamente potente. I movimenti dei praticanti del Makashi seguono una linea singola, in senso frontale e retro, spostando i piedi in modo da mantenere un equilibrio perfetto mentre il duellante attacca e si ritira. Il Makashi e' uno stile basato sull'equilibrio, su cariche in avanti e indietro, affondi e improvvise ritirate. Eleganza, galanteria, incanto, finezza, arte ed economia rappresentano il cuore del Makashi. I duellanti di Makashi si addestrano ad evitare la schiavitu' alla forma, poiche' tale schiavitu' rendeva vulnerabile il fruitore alla sconfitta da parte della predicibilita' e dell'imprevisto. I fruitori del Makashi sono eleganti, precisi, calmi, sicuri di se' fino all'arroganza (come si addice alla personalita' di Dooku). I fruitori della Forma II sono estremamente certi delle loro possibilita' di vittoria e spesso appaiono rilassati mentre combattono tanto da far credere che stiano danzando.
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