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| - I parassiti neurali erano una forma di vita pericolosa che aveva migrato attraverso la galassia per almeno duecento anni, provocando ondate di follia di massa sui pianeti da essa incontrati. Una progressione lineare di pazzia marcò l'avanzamento dei parassiti nello spazio. Secondo gli archeologi del XXIII secolo, le civiltà antiche del sistema Beta Portolan furono le prime vittime. Nel XXI secolo (verso gli anni 2060, o circa duecento anni prima dell'incusione su Deneva), venne attaccato Levinius V. In seguito, Theta Cygni XII, e nel 2265 fu la volta di Ingraham B. Un vascello proveniente da Ingraham B portò poi i parassiti sulla colonia denevana, dove dopo otto mesi di infestazione l'equipaggio della USS Enterprise riuscì a distruggerli nel 2267.
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abstract
| - I parassiti neurali erano una forma di vita pericolosa che aveva migrato attraverso la galassia per almeno duecento anni, provocando ondate di follia di massa sui pianeti da essa incontrati. Una progressione lineare di pazzia marcò l'avanzamento dei parassiti nello spazio. Secondo gli archeologi del XXIII secolo, le civiltà antiche del sistema Beta Portolan furono le prime vittime. Nel XXI secolo (verso gli anni 2060, o circa duecento anni prima dell'incusione su Deneva), venne attaccato Levinius V. In seguito, Theta Cygni XII, e nel 2265 fu la volta di Ingraham B. Un vascello proveniente da Ingraham B portò poi i parassiti sulla colonia denevana, dove dopo otto mesi di infestazione l'equipaggio della USS Enterprise riuscì a distruggerli nel 2267. Un parassita aveva più o meno una forma rotonda, di circa trenta centimentri di diametro e due o quattro centimenti di altezza. I bordi erano sottili e giallognoli; verso il centro, la creatura appariva più spessa e di color rossastro. Ogni tanto, pulsavano. I parassiti non avevano all'apprenza organi esterni od interni. Spock descrisse un parassita come "qualcosa di simile, più che ad ogni altra cosa, ad una gigantesca cellula cerebrale." I parassiti erano molto resistenti ai phaser, anche per parecchio tempo ed a livelli elevati. I parassiti potevano volare debolmente. Attaccavano tramite contatto fisico con il bersaglio e lo pungevano come può fare un'ape. Il pungiglione iniettava un pezzo di tessuto che si infiltrava nel sistema nervoso della vittima molto rapidamente, attorcigliandosi ai nervi. Leonard McCoy descrisse questo attorcigliamento come "troppo, troppo profondo per esser rimosso dalla chirurgia classica." Quando il parassita penetrava in un ospite, faceva pressione su detto ospite in modo tale che questi obbedisse ai comandi infliggendogli un dolore enorme. Sembrava esserci un certo livello di dolore anche quando l'ospite ubbidiva, ma la creatura poteva aumentare il dolore inferto ad un ospite poco incline a cooperare. Non è chiaro come la creatura riuscisse a comunicare i propri desideri, ma è evidente che le era possibile: Spock, dopo esser stato infettato, cercò di far atterrare l' Enterprise su Deneva, nonostante il fatto che (com'egli stesso sapeva) fosse impossibile. Alla fine, questa stimolazione dolorosa continua portava alla pazzia ed alla morte. Le vittime infettate cooperavano al fine di soddisfare gli obiettivi dei parassiti. Questo, oltre ad esser resistenti ai danni che potevan esser loro inferti, portò Spock a teorizzare che tutti i parassiti facevano parte di un unico organismo. Non è chiaro come le parti comunicassero senza un contatto fisico. I parassiti erano così alieni che Spock teorizzò anche che la loro origine risiedesse in un luogo governato da leggi fisiche diverse, al di fuori della Via Lattea. Si giunse ad una svolta contro questi parassiti quando James T. Kirk teorizzò ch'essi fossero vulnerabili alla luce. Gli indizi portarono a questo: un Denevano si disse "libero" quando la sua nave si avvicinò al sole del sistema, ed i parassiti erano soliti rimanere nell'ombra degli edifici. Il primo tentativo di cura basandosi su questo principio fu un'esposizione alla luce ad intensità massima, cosa che si rivelò efficace. Spock si offrì volontario come cavia per testare se i tessuti della creatura potessero esser distrutti mentre si trovavano all'interno dell'ospite. Notando che gli occhi dei coloni di Deneva non sarebbero stati protetti durante il trattamento, Spock si rifiutò di utilizzare una protezione oculare durante il test, rimanendo momentaneamente cieco, sebbene la materia aliena fosse stata distrutta. Sfortunatamente, il test si dimostrò prematuro poiché ulteriori analisi condotte sui resti delle creature rivelarono che la luce ultravioletta era sufficiente. All'inizio, quando Spock credeva di esser rimasto cieco per sempre, descrisse tale scambio come "equo" - forse il commento più ironico su quanto dolore le creature potessero infliggere. Tuttavia, risultò che la palpebra interna di Spock, che si era attivata instintivamente per proteggere gli occhi dalla luce intensa, aveva evitato un danno permanente al nervo ottico. Una costellazione di duecentodieci satelliti ultravioletti è stata posta in orbita permanente a settantadue miglia attorno al pianeta. La luce da essi generata ha raggiunto tutte le parti di Deneva, distruggendo l'intera infestazione. (TOS: "Pianeta Deneva") Alcune informazioni circa i parassiti neurali sono apparse sul computer nell'aula scolastica di Keiko O'Brien su Deep Space 9. (DS9: "Uno strano delitto", "Nagus per un giorno") Un grafico dei parassiti neurali è anche apparso nell'infermeria su Deep Space 9. (DS9: "Il virus di Babele", "Il clandestino", "La chiave vivente", "Dramma involontario", "Colpevole ad ogni costo") Informazioni di retroscenaI parassiti sono stati disegnati da Wah Chang. Il display grafico nella scuola della O'Brien è stato adattato dal lavoro fanon Star Fleet Medical Reference Manual, il quale li chiama "Blastoneuroni".
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