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| - [[Immagine:3x05 eko yemi.jpg|thumb|left|Eko e Yemi dopo aver rubato il cibo]] Un giorno il giovane Eko forza la serratura di una dispensa per dare da mangiare al suo piccolo fratellino Yemi: i due vengono però sorpresi da una suora e Eko è rimproverato aspramente per quello che ha fatto. I due ragazzini vengono quindi portati in chiesa e la suora dice ad Eko che ora lui deve confessarsi per il peccato che ha commesso. Eko tenta di difendersi dicendo che Yemi aveva fame e che il suo non è stato un furto ma la suora ribadisce fermamente che quella non è una giustificazione, che lui ha peccato ed ha bisogno di ricevre il perdono. Eko, per nulla pentito, si dirige verso il confessionale ma all’ultimo si volta a guardare il suo fratellino. La suora, per nulla intenerita, gli grida contro di andarsi a confessare. Anni, più tardi, subito dopo che il corpo ferito di Yemi è stato portato via dal Beechcraft, Eko viene riportato dai militari nel suo villaggio natale ed alla chiesa di Yemi. Entrato in chiesa Eko osserva con rammarico la chiesa dove suo fratello viveva, il crocifisso e la bibbia di Yemi: apertala Eko vi trova all’interno una fotografia di lui e di suo fratello da bambini. In quel mentre entrano in chiesa una donna ed un ragazzino: Amina e suo figlio Daniel. La donna dice di lavorare alla croce rossa mentre suo figlio è il chierichetto del villagio. I due, sorpresi di vederlo lì, gli chiedono notizie di Yemi. Eko, trattenendo la commozione, risponde che Yemi è dovuto partire improvvisamente e che da quel momento in poi lui prenderà il suo posto. Quando Amina gli chiede informazioni sull'imminente viaggio di Yemi a Londra Eko, sorpreso, afferma che sostituirà Yemi anche in quel frangente. Qualche tempo dopo, in chiesa, Eko viene rimproverato da Daniel perché si lava le mani con dell’acqua benedetta: Eko dice al ragazzino che ha bisogno di redimersi dai peccati che ha commesso. In quell’istante il suono di un mitragliatore annuncia l’arrivo di qualcuno nel villaggio: Eko esce dalla chiesa e vede arrivare una camionetta con degli uomini armati a bordo. Il capo del gruppo di guerriglieri, Emeka, chiede notizie di Yemi. Amina interviene ed informa Emeka che la consegna del vaccino è in ritardo. Quando Eko non capisce a cosa la donna si riferisca Amina gli spiega che l'80% dei vaccini che ricevono dalla croce rossa viene consegnato ad Emeka ed ai suoi uomini in cambio di protezione. Quando Eko risponde ad Emeka che non ha paura delle sue minacce Emeka spara ed uccide la donna cieca che vendeva le statuetta della vergine vicino alla chiesa. L’uomo spiega che quello era un avvertimento per spinger Eko a tener fede al patto, poi se ne va. Più tardi quel giorno Eko va a trovare Amina alla croce rossa e le chiede spiegazioni sull’accordo con Emeka. La donna gli risponde che prima che arrivasse padre Yemi loro non avevano nemmeno i vaccini: ora sono riusciti ad ottenerli ma devono cederne una parte agli uomini di Emeka perché i vaccini hanno un grande valore sul mercato nero. La donna conclude dicendo che Eko le ricorda molto Yemi e che lei pensa che lui sia un uomo buono. Qualche giorno dopo Eko, vestito nuovamente come un tempo, raggiunge un uomo di sua conoscenza ed i due prendono accordi per vendere direttamente i vaccini sul mercato nero entro quel fine settimana, data della partenza di Eko per Londra. [[Immagine:Ekoinchurch.jpg|thumb|right|Eko viene raggiunto in chiesa da Emeka e dai suoi uomini]] Appena Emeka scopre che Eko vuole vendere i vaccini sul mercato nero si reca alla chiesa di Yemi insieme a due suoi uomini per punire Eko. Siccome però Emeka afferma di essere un uomo superstizioso e di non voler uccidere un prete la punzione consisterà nel taglio delle mani. A Eko vengono quindi legate le mani ed Emeka gli si avvicina brandendo un machete. All’ultimo secondo, però, Eko reagisce, riesce ad impossessarsi del machete e colpisce a morte i due scagnozzi di Emeka. Poi furioso, si abbatte su Emeka che inutilmente gli chiede pietà: Eko, dicendogli che lui non lo conosce, lo colpisce e lo uccide. L’uomo, ferito e con ancora il machete insanguinato in mano, esce dalla chiesa e tutte le persone del villaggio osservano con orrore lo spettacolo del sacerdote grondante sangue. Pochi giorni dopo Eko si prepara per lasciare la chiesa di Yemi per andare a Londra: Daniel gli chiede se lui sia un uomo cattivo come pensa sua madre. Eko risponde che solo Dio lo sa. Uscito all’aperto ed avvicinatosi ad Amina, ancora disgustata per quello che lui ha compiuto, Eko si accorge che la chiesa viene sprangata e Amina, che sta ricevendo la spedizione del vaccino, gli spiega che il villaggio non potrà più usare la chiesa dopo quello che lui ha fatto. Lei è certa di sapere perché lui ha agito in quel modo ma si è macchiato di un crimine orrendo e comunque altri uomini sostituiranno quelli che lui ha ucciso. La donna avvisa poi Eko che ora lui deve redimersi dai peccati che ha commesso e che se tiene tanto alla chiesa di suo fratello dovrà costruirne un’altra in sua memoria come pentimento per quello che ha fatto.
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