La storia del Gay Pride si perde nella notte dei tempi, quando il primo uomo sulla terra sentì l'esigenza di infastidire il resto dell'umanità ricordando a tutti gli eterosessuali le gioie di essere ricchione. Nacquero così simpatiche manifestazioni coreografiche il cui scopo era dimostrare a tutti che gay è bello, ribadendo importanti concetti come: "il pisello è mio e me lo gestisco io, e dove infilarlo lo decido io".
La storia del Gay Pride si perde nella notte dei tempi, quando il primo uomo sulla terra sentì l'esigenza di infastidire il resto dell'umanità ricordando a tutti gli eterosessuali le gioie di essere ricchione. Nacquero così simpatiche manifestazioni coreografiche il cui scopo era dimostrare a tutti che gay è bello, ribadendo importanti concetti come: "il pisello è mio e me lo gestisco io, e dove infilarlo lo decido io". Il termine deriva dall'inglese "Pride" che sta per "Orgoglio", per questo motivo la partecipazione a queste manifestazioni è da considerarsi l'apice dell'orgoglio omosessuale [citazione necessaria].