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| - Intorno al terzo secolo a Corrente Continua (Direct Current), in una bella giornata di primavera, si verificò una serie di gravi carestie di erba in seguito del passaggio di uno strano individuo dalle usanze e dalla parlata settentrionali, e cioè Attila, chiamato anche "fratello di Dio". Questi, avvicinandosi a Roma, fece bruciare tutta l'erba su cui lui passava, causando una grave carestia, risolta parzialmente poi grazie alle importazioni dall'estero. Alle porte di Roma, il papa Re Leone III (era il sequel del sequel) si presentò innanzi ad Attila, facendo in modo che evitasse di calpestare anche il suo personale orto. Al che allora, prendendolo per il re di una città di straccioni, Attila fece dietrofront, prendendosi però la canna che il papa aveva in mano. Il papa dichiarò che quella
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abstract
| - Intorno al terzo secolo a Corrente Continua (Direct Current), in una bella giornata di primavera, si verificò una serie di gravi carestie di erba in seguito del passaggio di uno strano individuo dalle usanze e dalla parlata settentrionali, e cioè Attila, chiamato anche "fratello di Dio". Questi, avvicinandosi a Roma, fece bruciare tutta l'erba su cui lui passava, causando una grave carestia, risolta parzialmente poi grazie alle importazioni dall'estero. Alle porte di Roma, il papa Re Leone III (era il sequel del sequel) si presentò innanzi ad Attila, facendo in modo che evitasse di calpestare anche il suo personale orto. Al che allora, prendendolo per il re di una città di straccioni, Attila fece dietrofront, prendendosi però la canna che il papa aveva in mano. Il papa dichiarò che quella fu una botta di culo, perché non gli controllò nelle tasche. In ogni caso Attila morì poco dopo, forse a causa di quella canna. Si sa solo che il papa dichiarò no-comment, anche se un ululato, accostabile alla frase Che botta di culo immensa, porco Dio!, pervenne dallo Stato di Città del Vaticano.
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