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| - È probabile che il suo autore abbia fumato troppa erba e sia svenuto prima di completarla, seppur questo sia indiscutibilmente affar suo. Non è certo il caso di scandalizzarsi per due foglie arrotolare e un paio di pupille dilatate. Ora in Germania si sono messi persino a rollare ortensie, che dicono che mandino in un trip così allucinante che il viaggio di Homer dopo aver mangiato uno degli spietati peperoncini del Quexlakakatatavietnammo coltivati nella giungla primitiva e selvaggia dai pazienti di un manicomio criminale in Guatemala parrà nulla in confronto, ma non è che la cosa finisca nella prima pagina di tutti i giornali nazionali.
- Ad ogni modo, il fatto di non aver completato l'articolo pone te, lettore, in una condizione di produttività: come diceva mia nonna occhio x occhio = sessantaquacchio, detto che, in questo momento, non c'entra una fava e ci riconduce alla situazione iniziale, quella di un articolo incompleto che chiunque può portare a termine se non fosse che è ancora lì, davanti allo schermo, a fissare un treno di parole che finiscono con un punto. Punto.
- Se puoi contribuisci a migliorarla e non preoccuparti se le tue modifiche saranno pietose, in quel caso verranno semplicemente cancellate senza che tu possa protestare. Magari ci avrai messo interi giorni per produrre quelle modifiche, avrai rinunciato a svago e cure mediche e avrai sopportanto così tanto il digiuno che il tuo buco del culo sarà cicatrizzato ma, come si può facilmente intuire ancor prima che questa frase infarcita di soggetti, avverbi e predicati nominali volga al termine, l'esito della tua fatica avrà un solo destino: alla fine il Titanic affonda e quello straccione di DiCaprio muore, mwahahahahaha!!!
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