thumb|Castrazione chimica con pastiglie e iniezioni La castrazione chimica è un tipo di castrazione, solitamente non definitiva, provocata da farmaci a base di ormoni. Fu sviluppata come misura temporanea preventiva per stupratori e pedofili ed è applicata come parte della pena di reati a sfondo sessuale, in diversi paesi, inclusi gli Stati Uniti. Alcune associazioni per i diritti civili ne contestano l'applicazione; in particolare l'ACLU (American Civil Liberties Union) sostiene che sia contraria alla costituzione degli Stati Uniti.
thumb|Castrazione chimica con pastiglie e iniezioni La castrazione chimica è un tipo di castrazione, solitamente non definitiva, provocata da farmaci a base di ormoni. Fu sviluppata come misura temporanea preventiva per stupratori e pedofili ed è applicata come parte della pena di reati a sfondo sessuale, in diversi paesi, inclusi gli Stati Uniti. Alcune associazioni per i diritti civili ne contestano l'applicazione; in particolare l'ACLU (American Civil Liberties Union) sostiene che sia contraria alla costituzione degli Stati Uniti. Al di fuori dell'ambito della prevenzione e repressione del crimine, la castrazione chimica viene eseguita come fase preliminare nel trattamento ormonale per il cambiamento di sesso, da uomo a donna, nei soggetti transessuali. In questo caso, la trasformazione è irreversibile dopo circa sei mesi dall'inizio del trattamento farmacologico. Il farmaco più in uso attualmente è il Depo-Provera. Agisce sul cervello inibendo gli ormoni che stimolano i testicoli alla produzione di testosterone. In Italia è stata invocata come pena di reati a sfondo sessuale da diversi esponenti della Lega Nord.