"Principessa di Blue Grado"@en . . "Serafina"@en . . "Umana"@en . . . "Serafina \u00E8 la figlia del governatore di Blue Grado Garcia e la sorella maggiore di Unity. Buona amica di Degel appare per la prima volta nella storia principale di Lost Canvas, in coma a causa di malattia dovuta al clima rigido della sua terra natale. Suo fratello Unity certa di salvarla imprigionandola in un blocco di ghiaccio per rallentarne la morte e di usarla come corpo ospite per lo spirito di Nettuno per salvarla. Durante le vicende nella citt\u00E0 sommersa di Atlantide, il frammento di spirito del dio marino contenuto nell'oricalco s'impossessa di lei e scatena un maremoto, ma Degel riesce a congelare l'acqua, congelandosi a sua volta, ci\u00F2 risveglia Serafina che sembra placare l'ira del dio che torna a sopirsi, conseguentemente a ci\u00F2 \u00E8 probabile che sia deceduta o comunque rimasta cong"@en . . . . . "Blue Grado"@en . "Serafina"@en . "Seraphina 03.jpg"@en . . "Scale"@en . "Blue Impulse"@en . "Serafina \u00E8 la figlia del governatore di Blue Grado Garcia e la sorella maggiore di Unity. Buona amica di Degel appare per la prima volta nella storia principale di Lost Canvas, in coma a causa di malattia dovuta al clima rigido della sua terra natale. Suo fratello Unity certa di salvarla imprigionandola in un blocco di ghiaccio per rallentarne la morte e di usarla come corpo ospite per lo spirito di Nettuno per salvarla. Durante le vicende nella citt\u00E0 sommersa di Atlantide, il frammento di spirito del dio marino contenuto nell'oricalco s'impossessa di lei e scatena un maremoto, ma Degel riesce a congelare l'acqua, congelandosi a sua volta, ci\u00F2 risveglia Serafina che sembra placare l'ira del dio che torna a sopirsi, conseguentemente a ci\u00F2 \u00E8 probabile che sia deceduta o comunque rimasta congelata nelle profondit\u00E0 degli abissi assieme a Degel Appare poi (questa volta viva) in nel volume speciale della serie Lost Canvas Anecdotes dedicato al Cavaliere dell'Acquario, alcuni anni prima della vicenda, quando ancora la malattia non l'aveva condannata."@en . .