"1"^^ . "Drall"@it . . "I Drall erano una piccola, pelosa e molto intelligente specie vivente sul pianeta omonimo, Drall, situato nel Sistema Corelliano. Essi discendevano da una specie scavatrice mammifera ed erano estremamente diligenti nell'annotare ogni fatto, tanto che si dice come essi possedessero ricordi fin da quando l'intelligenza nacque in questo universo. Le biblioteche erano il loro pi\u00F9 grande modo di passare il tempo e di intrattenimento, cos\u00EC come delle sessioni di canta-storie chiamate Ta'Sharr."@it . . . . . . "Drall (Specie)"@it . . "Nero"@it . "*Driggs\n*Drusa\n*Ebrihim\n*Elamm\n*Zip\n*Beeline\n*Marcha\n*Tiran\n*Sarella"@it . . . "Marrone chiaro, Nero, Grigio Sporco"@it . . "I Drall erano una piccola, pelosa e molto intelligente specie vivente sul pianeta omonimo, Drall, situato nel Sistema Corelliano. Essi discendevano da una specie scavatrice mammifera ed erano estremamente diligenti nell'annotare ogni fatto, tanto che si dice come essi possedessero ricordi fin da quando l'intelligenza nacque in questo universo. Le biblioteche erano il loro pi\u00F9 grande modo di passare il tempo e di intrattenimento, cos\u00EC come delle sessioni di canta-storie chiamate Ta'Sharr. Il pianeta sul quale si originarono \u00E8 ancora oggi ignoto; molto probabilmente, migliaia di anni prima della Guerra Civile Galattica i Celestiali li trapiantarono nel Sistema Corelliano, in particolare nel mondo di cui portarono in seguito il nome. Solitamente erano particolarmente calorosi, resistenti al freddo grazie ad un fitto strato di pelame. Per questo raramente usavano delle vesti per coprirsi, tranne per alcuni casi eccezionali dove il clima era troppo rigido anche per la loro pelliccia. Amavano particolarmente i gioielli composti di metalli preziosi e pietre rare, con i quali creavano meravigliose opere d'arte. Alcuni Drall credevano di essere rimasti ibernati per molto tempo prima della creazione della loro civilt\u00E0, tanto che alcune loro stanze ricordavano dei loculi dove si rilassavano e si riposavano."@it . . . .